Luxemburg Leaks

Il Luxembourg Leaks, a volte abbreviato in Lux Leaks o LuxLeaks (da Luxembourg e dall'inglese leak, «perdita», nel significato di «fuga di notizie») è il nome di uno scandalo finanziario, frutto di un’indagine giornalistica portata avanti da un ampio team di giornalisti, circa 80, provenienti da più di 20 Paesi, ma facenti riferimento al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ)[1]. Tale inchiesta giornalistica ha avuto un impatto internazionale notevole vista la collaborazione dell'ICIJ con importanti media di tutto il mondo: CNBC[2], CBC, The Irish Times[3], Le Monde, Tagesanzeiger, Süddeutsche Zeitung, The Asahi Shimbun, El Confidencial e molti altri.

Antoine Deltour e il suo avvocato Penning (al centro) in processo.

Il processo LuxLeaks si è svolto a partire dalla primavera del 2016, portando alla condanna di due informatori: Antoine Delcour e Raphael Halet, due ex dipendenti della PricewatershouseCoopers, società di consulenza ampiamente implicata nel caso. La sentenza del processo d'appello, nel marzo 2017, ha confermato quanto disposto in primo grado. A seguito di un nuovo appello, nel gennaio 2018, la Corte superiore del Lussemburgo ha emesso una sentenza per ognuno dei due informatori, riconoscendo lo status di whistleblower a uno di loro.

Questo scandalo ha contribuito alla previsione e successiva attuazione di misure rivolte alla riduzione del dumping fiscale e alla disciplina e regolamentazione di schemi relativi all'elusione fiscale nei confronti e a vantaggio di società multinazionali.

  1. ^ (EN) Explore company secrets in Lux Leaks using Datashare - ICIJ, su icij.org, 23 marzo 2020. URL consultato il 9 aprile 2023.
  2. ^ (EN) Dina Gusovsky, Taxes, multinational firms & Luxembourg—revealed, su CNBC. URL consultato il 9 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Northern and Shell used west Dublin address to cut Luxembourg tax bill on €1bn, su The Irish Times. URL consultato il 9 aprile 2023.

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